IMMERSIONE NELLA MENTE: LA RHODIGIUM BASKET SI ALLENA A Y-40 TRA RESPIRO E COESIONE
- Ufficio Comunicazione

- 30 ott
- Tempo di lettura: 2 min
La squadra femminile senior in Serie A2 ha partecipato a un’esperienza di team building e allenamento mentale, tra apnea e respirazione, guidata dalla mental coach Silvia Rizzi, psicologa dello sport.

Montegrotto Terme 30 ottobre 2025 – Un tuffo dentro sé, prima ancora che nell’acqua. La squadra femminile senior della Rhodigium Basket, impegnata nel campionato di Serie A2, ha partecipato ad un’esperienza di team building e allenamento mentale unica nel suo genere a Y-40 The Deep Joy, la piscina termale più profonda del mondo.
Guidate dalla mental coach e psicologa dello sport Silvia Rizzi e da istruttori specializzati, le atlete hanno esplorato la connessione tra respiro, mente e performance. L’obiettivo: imparare a gestire pressione e concentrazione attraverso la respirazione consapevole e l’allenamento della coerenza cardiaca, strumenti chiave per regolare emozioni e mantenere lucidità nei momenti decisivi.
«Sott’acqua, il respiro diventa bussola. Lì si impara a stare davvero nel presente», racconta SILVIA RIZZI.
L’esperienza è diventata un rituale di squadra, in cui ogni atleta ha potuto confrontarsi con i propri limiti e trasformarli in forza condivisa. Ne è emersa una nuova consapevolezza collettiva, fondata su fiducia, ascolto e presenza mentale. Con questo progetto, la Rhodigium Basket rinnova il proprio impegno verso una visione integrata dello sport, dove tecnica, corpo e mente crescono insieme.

«L’allenamento mentale è una componente fondamentale della prestazione sportiva – ha confermato MARIAPAOLA GALASSO, medico cardiologo e presidente della Rhodigium Basket. - Vivere questa esperienza in un contesto diverso dal campo di gioco, come nell’acqua termale di Y-40, ha permesso alle nostre atlete di comprendere in modo più profondo il legame tra respirazione, variabilità cardiaca e coerenza cardiaca. Concetti correlati alla performance sportiva anche della salute e del benessere nel lungo periodo. Questi aspetti non solo migliorano la concentrazione e la gestione dello stress in partita, ma rappresentano strumenti di prevenzione e longevità. Portare la consapevolezza del corpo e del respiro anche fuori dal campo è un modo per costruire atlete più forti, equilibrate e resilienti nella vita, non solo nello sport». A farle eco sono state le atlete: «Perché la vera forza di una squadra è saper “respirare” in campo all’unisono».

«Abbiamo allenato queste cestiste a respirare in maniera diversa dal consueto, pensando al gesto spontaneo quasi fosse un tecnicismo ulteriore al proprio allenamento sul quale guadagnare marginalità, forza mentale ed energia fisica – ha spiegato l’istruttore di apnea MARCO MARDOLLO, affiancato dal collega Nicola Schiavon. – Gli esercizi diaframmatici, di rilassamento in acqua termale e poi di apnea in profondità saranno utili a queste atlete sia in termini di percezione della fatica mentale sia della preparazione specifica su cui fare la differenza».
«Y-40 è diventata una palestra di respirazione per tanti atleti, dai campioni olimpici alle classi di studenti in categorie amatoriali - sorride l’architetto EMANUELE BOARETTO, ideatore e progettista della piscina da Guinness. – Poter contribuire tecnicamente ai loro allenamenti e alla loro crescita conferma Y-40 come punto di riferimento per tutto il mondo dello sport, acquatico e non, come dimostrato da Rhodigium Basket».
Crediti fotografici: Marta Cafiso








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