Terzo appuntamento di questa stagione 2024-25 con l’intervista con Silvia Rizzi, mental coach della squadra femminile senior in A2.
L’argomento che affrontiamo oggi con Silvia è il tifo nel basket e il suo impatto sulla squadra.

Silvia Rizzi tu sei la Mental coach della Squadra femminile senior e in questa intervista vogliamo affrontare un argomento particolare partendo da questa immagine: una tribuna piena di tifosi. Quanto può influire il tifo sulla prestazione della squadra?
Tantissimo. Il tifo è energia, è la spinta che spesso fa la differenza nei momenti di difficoltà. Ma attenzione: questa energia può essere sia positiva che negativa. Un tifo sano sostiene la squadra e la motiva, mentre commenti negativi o atteggiamenti tossici possono abbattere il morale e creare un clima sfavorevole. In tribuna e sui social, le parole pesano più di quanto si immagini.
Quali sono, secondo te, gli errori più comuni che si vedono tra i tifosi?
Uno dei principali è il bias del senno di poi, quella sensazione di “l’avrei fatto meglio io” che spesso porta a critiche ingiuste. Da fuori è facile giudicare una scelta tattica o un errore tecnico, ma non si tiene conto delle dinamiche in campo: la pressione, la stanchezza, l’imprevedibilità del gioco. Un altro errore comune è dimenticare che i giocatori ascoltano i commenti, li leggono sui social e possono esserne influenzati. Le critiche distruttive non aiutano: anzi, rischiano di minare fiducia e motivazione.
Parliamo del genitore-tifoso. Qual è il suo ruolo?
Il ruolo del genitore è molto delicato. Essere un modello è fondamentale. I ragazzi guardano e ascoltano, anche quando sembra il contrario. Se un genitore insulta l’arbitro, critica un compagno di squadra o un allenatore, il messaggio implicito è che il rispetto non è importante. Al contrario, un genitore che incita, incoraggia e sostiene diventa un esempio di resilienza e positività.

Cosa possono fare i tifosi per aiutare davvero la squadra?
Ci sono tre cose fondamentali:
1. sostenere, sempre: anche nelle difficoltà, un coro di sostegno può essere la scintilla che cambia una partita;
2. evitare critiche distruttive: le critiche non aiutano, mentre il supporto rafforza la squadra, soprattutto nei momenti di difficoltà;
3. creare un clima positivo: il rispetto per avversari, arbitri e compagni di squadra è contagioso e aiuta a costruire un ambiente sereno, dove gli atleti possono dare il meglio di sé.
Puoi darci qualche consiglio pratico per allenare anche la tifoseria a essere più consapevole?
Certo! Anche i tifosi possono fare un piccolo “allenamento mentale”:
Prima di commentare, respira: quando qualcosa non va come vorresti, fermati e rifletti. Questo commento aiuterà davvero qualcuno?
Concentrati sul futuro: Non si può cambiare ciò che è successo, ma si può sostenere il prossimo passo con parole incoraggianti.
Sii consapevole del tuo impatto: Ogni parola detta o scritta raggiunge i giocatori. Chiediti sempre: “Cosa vorrei sentire al loro posto?”
In chiusura, un messaggio per i tifosi della squadra femminile senior Rhodigium Basket che gioca in A2?
Voi siete il cuore pulsante della squadra. Il vostro sostegno, la vostra voce e il vostro entusiasmo possono fare la differenza, più di quanto immaginiate. Continuate a tifare con rispetto e passione, e ricordate che siete parte integrante di questa grande famiglia. La squadra femminile senior della Rhodigium Basket ha bisogno di voi, non solo quando si vince, ma soprattutto dopo una serie di sconfitte.
Grazie, alla nostra Mental Coach, per questa bellissima chiacchierata!
Grazie a voi. Forza raggazze della Rhodigium! Bruciare sempre, spegnersi mai!
@foto:LorenzoFerro
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